TU_Tenerezze Urbane - Manifesto poetico
TU_Tenerezze Urbane è una pratica creativa quotidiana che si manifesta in azioni tenere e sommesse come modello urbano di convivenza, responsabilità, non possesso, vita.
TU è una pratica plurale ovvero collettiva, che riconosce il bisogno e la curiosità verso l’altro e di questa mancanza ne fa la sua poetica.
TU è umanissima perché lavora alla generazione di senso e di rispetto e crede nella comunità provvisoria che prende forma attorno ad ogni singola azione prevista e che sarà ogni volta frutto della contrattazione tra più sensibilità.
Primo strumento di azione e maturazione è lo SGUARDO CHE PLURALIZZA mentre riconosce LE REALTà MINIME.
TU intende lo sguardo come strumento di ri-conoscenza, nutrita dal duplice flusso:
1. Ri-conoscenza - come primo atto di ascolto, prima piazza, luogo in comune, in cui si produce un cambiamento.
2. Ri-conoscenza come prima offerta di sé, primo gesto di uscita verso l’esterno e di incontro per proporsi come risposta.
TU vuole teneramente educare ad una architettura di relazioni il cui modulo minimo è l’altro pronunciato a partire da me. L’intento è accorgersi dell’altro, del mondo, della bellezza del mondo per non appropriarsene ma per condividere e moltiplicare.
La bellezza ci libera da un fine mentre promette altra vita al nostro sguardo.
Secondo strumento/movimento è L’ESPORSI ovvero L’ENTRARE NEL MONDO senza imporre i propri confini. La tenerezza ha i contorni morbidi, porta con sé una proposta: diffondere senza possibilità di appropriarsene, nella co-responsabilità, l’esperienza della conversione dello sguardo che non può che nascere nell’intimo ma produce contagio.
TU promuove dunque tenere e spesso silenziose incursioni, come forte risposta al rischio di chiusura, di paura, di non accettazione del reale, come approdi fugaci capaci di liberarci o almeno sospenderci dalla tentazione del nulla, certi che alla vita non basti il mondo perché ABBIAMO COMUNQUE BISOGNO DI CREARE. La creazione sarà dunque il terzo strumento.
Tu è enzima di vitalità perché si oppone alla morte prodotta dalla negazione dell’ascolto dell’altro. Per TU il bene comune è pratica reale creativa
Tra le numerose crepe di questo scritto, dentro questa frammentazione scelta, cullate dalla sospensione dello sviluppo logico, giacciono in potenza le azioni tenere che andremo a praticare.