02 / 09 Aorile 2017 - Serra de' Conti, Ex Frantoio
Residenza artistica
Quante volte ci è capitato di aprire una porta e non sapere cosa c’è dietro...
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06 / 13 Gennaio 2017 + 30 / 31 Marzo + 1 Aprile 2017 - Serra de' Conti, Ex Frantoio
Residenza di riallestimento
Performance video-teatrale
Due protagonisti: un Lui e una Lei. Lui vorrebbe stringere, Lei vorrebbe volare...
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Dal 2 al 6 Gennaio 2017
Teatro Alfieri Montemarciano
Primo Studio
Residenza Nomade Nottenera
Maicol&Mirco sono tra i più importanti autori di fumetto indipendente italiano, con cui il Teatro Rebis ha iniziato una collaborazione allestendo nel 2015 lo spettacolo Scarabocchi...
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4 / 8 Marzo 2017 - Serra de' Conti_ Ex Frantoio
Residenza di studio
78! è il nuovo e inedito progetto di Collettivo ØNAR...
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09 / 15 Ottobre 2016 - Serra de' Conti, SpaziOplà e Palestra Comunale
Giocoleria e disegno!
Carta Clave Luce é un’ idea, che indaga lo spazio tra la parte luminosa e l’ombra, tra il bianco della carta e il nero dell’inchiostro, tra ciò che é tangibile in una performance e ciò che resta dopo.
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1 dicembre 2015 / 19 febbraio 2016 - Serra de' Conti
"La Linea Rossa" è uno studio sui limiti che ognuno di noi quotidianamente instaura dentro e fuori di sé. Due personaggi tracciano un percorso che parte da un gioco senza tempo, ma attraverso un corto circuito, una degenerazione del loro vivere, si ritroveranno a creare una frontiera, la linea rossa.
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29 aprile / 2 maggio - Serra de' Conti
primo attraversamento
"La signorina Else" è una lettura scenica (intesa come attraversamento drammaturgico del racconto) tratta dall’opera omonima del 1924 di Arthur Schnitzler, uno dei primi autori ad occuparsi in maniera così ‘endoscopica’ e viscerale del tema della violenza sulle donne - una violenza sottile, sociale, patriarcale, una violenza di ‘costume’, strisciante, che vede protagonista un’adolescente schiacciata da responsabilità più grandi della sua età.
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16 / 17 Agosto 2016 - Serra de' Conti
Video e installazione ambientale
Soil is alive è una favola moderna, una favola ecologica. Protagonista del video di animazione di Beatrice Pucci è la terra, quello strato fertile di quei pochi centimetri di suolo che ci donano la vita.
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30 / 31 luglio 2016 - Serra de' Conti
Residenza per produzione di una Installazione ambientale site-specific
Dopo la mostra della passata edizione alla Grotta 41, Matteo Ufocinque Capobianco ritorna a Serra de’ Conti con un’opera prodotta durante questa residenza.
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31 luglio / 19 agosto - Serra de' Conti
"C'è solo un tempio al mondo, ed è il corpo umano. Nulla è più sacro di questa forma sublime"
Novalis
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14 marzo / 21 marzo - Serra de' Conti
“Solo” è l'inizio di una ricerca sui meccanismi del processo creativo e sul confine che separa intelletto ed emozione, entertainment e riflessione, televisione e teatro, il minimalismo e il pop.
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RESIDENZA ARTISTICA - TEATRO COMICO
Quante volte ci è capitato di aprire una porta e non sapere cosa c’è dietro. Quante volte ci è capitato di aprire una porta e sapere cosa c’è dietro. FUORI PORTA è uno spettacolo di pantomima, musica, improvvisazione, pane e fantasia che farà riflettere sulle 1000 porte che abbiamo aperto e chiuso nella nostra vita. Si dice “Si chiude una porta e si apre un portone!” in questo caso la porta si apre per entrare in nuovi mondi per poi scappare via ... ma a volte la porta è chiusa! Una chiave come simbolo di liberazione, fino a quando non decideremo che l’unica chiave possibile per aprire nuove porte è nella nostra mente e nel nostro corpo. Tecniche: mimo, magia, popping, giocoleria, improvvisazione teatrale, composizione di musica estemporanea.
Attore, comico, mimo, fantasista e clown.
Artista internazionale, si è esibito in tutti e cinque i continenti portando i suoi lavori di
pantomima/clown con il personaggio Dolly Bomba negli spettacoli BRAINSTORMING e FUORI PORTA.
In Italia lavora come attore su diversi fronti: improvvisazione teatrale, teatro per ragazzi e teatro comico collaborando con diverse compagnie.
Per quanto riguarda il teatro comico porta in scena i suoi lavori:
• Complesso di Edipo in Tour (primo premio al Festival della comicità, città di Eboli 2012, premio menzione speciale
della critica al premio Alberto Sordi di Faenza 2013, vincitore Oscar del Comico Forano 2014, spettacolo registrato nella
trasmissione OTTOVOLANTE di Radio Rai 2).
• Nel 2014 produce il nuovo spettacolo ScherziAMO, chi nasce per gioco non può che vivere in allegria! per la regia di Max Giusti.
• Nel 2015 debutta con RADICAL GREZZO, Provincialotto a Km 0!.
In Tv prende parte alla trasmissione comica Ci Pensa Fotticchia su Agoon Chanel, Eccezionale Veramente su La7, Challenge Four su Rai4.
Nel 2015 scrive il suo primo libro Piacere Provincialotto per Giaconi Editore.
Fonda e dirige il progetto Web-TV-Live MARCHE TUBE, Conoscere le Marche senza Capirci un Tube!
primo studio
RESIDENZA NOMADE NOTTENERA
Maicol&Mirco sono tra i più importanti autori di fumetto indipendente italiano, con cui il Teatro Rebis ha
iniziato una collaborazione allestendo nel 2015 lo spettacolo Scarabocchi, praticamente la metamorfosi scenica
delle loro vignette, caratterizzate dalla feroce comicità dei testi e dall'immediatezza folgorante del segno
grafico, fusa con la sensibilità autorale della compagnia. Lo spettacolo infatti non si limita a riportarne
in scena gli sketch, ma entra nei silenzi che dividono i personaggi, nell’intimità scabrosa che evocano,
nell’azzeramento del discorso che disperatamente denunciano.
Le tematiche di Maicol&Mirco – la solitudine, la morte, la religione, l’esistenza – sono state elaborate
dal Teatro Rebis con uno stile secco, minimale, alternando scene comiche a momenti lirici, simbolici, in
linea con la propria poetica, da sempre attenta alla ricerca del mistero delle immagini e al sacro nel
quotidiano.
La collaborazione sta continuando con la creazione di un nuovo spettacolo, questa volta tratto
dal libro in uscita, sempre del filone degli Scarabocchi, dal titolo Il papà di Dio, in questo
caso scritto come una vera e propria drammaturgia a disegni.
Il papà di Dio è pubblicato dalla Bao Publishing, la più importante casa editrice italiana che si occupa
di fumetto indipendente, che ha di recente pubblicato un altro libro di Maicol&Mirco, Palla Rossa e Palla
Blu, vincitore del prestigioso premio Boscarato come Miglior libro per bimbi/ragazzi 2016 al Treviso Comic
Book Festival e Miglior libro a fumetti del 2016 per XL di Repubblica.
Questa è la prima residenza di lavoro!
Dalle note di presentazione di Maicol&Mirco: ‘Il Papà di Dio ha un diavolo per capello:
suo figlio è irrecuperabile. Non ne combina mai una giusta. Non a caso suo figlio ha voluto creare il suo
Universo senza prima studiare! E qual è il risultato? Questo Universo qua! Il nostro. Un Universo dove
si soffre, ci si ammala e si muore. Un Universo dove si lavora e si suda. Un Universo tutto sbagliato.
Non come quello del Papà di Dio. Un Universo meraviglioso. Dove non esiste morto, dolore né fame. Dove
non si deve lavorare né faticare. Dove i soldi non esistono così come i poveri. Ma Dio non ha voluto
ascoltarlo. Ed ecco qua con che razza di Universo ci ritroviamo! Riuscirà Dio a farsi accettare da
suo Papà? E suo Papà riuscirà a comprendere e capire il nostro povero Dio?’.
Dalle note di regia di Andrea Fazzini: “Intendo mantenere lo stile immediato di
Maicol&Mirco, ma rispetto all’asciuttezza dello spettacolo Scarabocchi, per Il papà di Dio sto pensando
ad una forma scenica più elaborata, visionaria, per approfondire il livello spirituale che si nasconde
dietro la maschera ghignante dei loro scarabocchi”.
Il Teatro Rebis è un progetto artistico ideato e diretto dal regista Andrea Fazzini, nato nel 2003 a Macerata.
La poetica della compagnia è focalizzata su un linguaggio interiore, che guarda alla realtà da un punto di vista figurale, visionario, sbilanciato.
Vincitore dei premi Claudio Gora di Roma, con lo spettacolo Il dolce miraggio di Ulisse, Rota in festival di Mercato San Severino (BN) con Lucky e Pozzo e del Fringe2Fringe di Napoli con di una specie cattiva, spettacolo ispirato alla vita e alle opere di Sylvia Plath.
Ha rappresentato i suoi spettacoli in Italia e all’estero (Romania, Francia, Svizzera, Germania, Senegal) con partecipazioni ad importanti festival, tra i quali Sant’arcangelo dei teatri, Volterra teatro, Ars Amando, Nutrimenti Terrestri, Teatri di vetro, Orestiadi di Gibellina, Mirabilia Festival, Napoli Fringe Festival.
Sin dal principio il Teatro Rebis si dedica anche ad attività di divulgazione culturale e artistica, attraverso l’organizzazione di festival pluriennali (Limen Festival; Ci si incontra così, per miracolo; Che razza di sogni; Defigura) e la conduzione di numerosi corsi e laboratori rivolti principalmente alle scuole e a situazioni di marginalità sociale.
Tra i progetti condotti in ambito formativo, si distinguono quello realizzato con il Gruppo Teatrale Clorofilla di Jesi, associazione composta anche da persone con disabilità fisica e cognitiva, con il quale si arriva, attraverso un lavoro pluriennale, alla realizzazione dello spettacolo Ombra profonda siamo, ispirato all’Ubu re di Alfred Jarry, e la collaborazione con l’ong G.U.S. di Macerata, con cui, attraverso percorsi laboratoriali, realizza spettacoli e documentari con migranti richiedenti asilo politico (Strano, Si parte da una mancanza, Dwo Boye, P. - Papier Paper Papel).
Con il sostegno del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci di Palermo, il Teatro Rebis ha inoltre iniziato un percorso volto alla sperimentazione di una proposta laboratoriale che unisca il metodo educativo non formale della maieutica reciproca alla pratica teatrale, con progetti realizzati in scuole di ogni ordine e grado.
Dal 2006 al 2015 ha gestito autonomamente il Teatro di Villa Potenza (Macerata), organizzando rassegne di teatro indipendente (Giochi d’alma, dal 2011 Palpitare di nessi), e incontri, seminari e laboratori teatrali condotti da alcuni tra i maggiori artisti della scena teatrale nazionale e internazionale.
Dal 2007 il Teatro Rebis fa parte del LGSAS (Libero Gruppo di Studio di Arti Sceniche), diretto da Claudio Morganti.
Andrea Fazzini è presidente dal 2004 di FOR.MA.T.I. (Forum Marche Teatri Indipendenti), ed è stato co-direttore del festival Non ho tempo e serve tempo, dedicato, dal 2006 al 2008, rispettivamente ad Antonio Neiwiller, Demetrio Strato e Danilo Dolci.
Le ultime produzioni sono Nella Moltitudine_poesie di Wislawa Szymborska, io non so cominciare_requiem per Danilo Dolci, spettacolo selezionato all’interno dell’e45 Napoli Fringe Festival e Scarabocchi, tratto dai fumetti degli illustratori maicol&mirco.
Maicol & Mirco fanno fumetti dalle scuole medie.
Sono amici per la pelle.
Le persone invidiose dicono che Mirco non esiste.
Ma non sanno che i fumetti fanno esistere chiunque
Performance video-teatrale
Residenza di riallestimento
Due protagonisti: un Lui e una Lei. Lui vorrebbe stringere, Lei vorrebbe volare. Una storia indolente,
nebbiosa, già consumata, l’ultimo fumo di un mozzicone. A raccontarla, due linguaggi: il Teatro e il Video.
Un’Ombra ambulante ‘che si affanna la sua ora sopra il palco’ e un proiettore che ferisce il buio per
spalancarsi su uno schermo come una finestra aperta. Collaborano e competono in uno sforzo naturalistico.
Ma poi esagerano. La rappresentazione collassa. La narrazione si sfalda. Il gioco delle parti è perso.
SLANT/ è l’opera prima di Collettivo ØNAR, risultato di ricerche parallele e continue sulla composizione
teatrale, videoartistica e audiomusicale. Nucleo primordiale del lavoro è ‘distruggi il quinto muro/diagonale/apri
le gambe sensualmente’, racconto inedito di Diego Federico Porfiri che i diversi settori del Collettivo hanno
processato, reinterpretato e sovrascritto in fasi indipendenti.
Dopo essere stato presentato prima come studio finalista al contest GAME3 di INTEATRO Festival 2015 e
poi, come work in progress esteso, a conclusione della rassegna Ricerca di Teatro 2016 del Teatro La
Nuova Fenice di Osimo, SLANT/ ha la possibilità di stabilirsi all'Ex Frantoio di Serra de' Conti
grazie all’incontro avvenuto per via del progetto TRATTI con l’Associazione T. Vittori e Nottenera.
Il doppio periodo di residenza permetterà a Collettivo ØNAR di rimettere in discussione la struttura
drammaturgica, approfondire i rapporti di multidisciplinarietà e intuire nuove soluzioni di allestimento,
indirizzando SLANT/ verso una sua forma definitiva il cui debutto è previsto nel corso del 2017.
Collettivo ØNAR è un gruppo informale formato nel 2015 da nove artisti provenienti da settori diversi, tutti
attualmente under 26, tutti di origine marchigiana. La sua sperimentazione si articola fra performance teatrale,
produzioni filmiche e videoartistiche, progetti musicali, arti figurative e tecnologie web.
Nel suo primo anno di attività, Collettivo ØNAR si è dedicato alla ricerca della propria poetica in modo
libero e asistematico. Partendo da una decostruzione dei linguaggi basata anche sull'improvvisazione e
riconoscendo la necessità di una ridefinizione della relazione artista-pubblico, i lavori del Collettivo
alternano un atteggiamento ironico e divertito verso la contemporaneità a un’estetica che può tendere
all'umbratile e al perturbante, talvolta influenzata da un interesse comune per l’iconografia esoterica.
Residenza di studio
78! è il nuovo e inedito progetto di Collettivo ØNAR, in cui la meccanica combinatoria di un mazzo di tarocchi del
XVII secolo si incastra con tecniche di improvvisazione performativa. Una volta innescato dagli spettatori, questo
sgangherato marchingegno scenico produce affabulazioni che, come le illustrazioni delle carte, possono rischiare
di risultare bislacche e sconclusionate, ma che potrebbero altrettanto rivelarsi ermetiche e conturbanti.
Dopo la residenza di gennaio, Collettivo ØNAR torna all’Ex-Frantoio di Serra de’ Conti, nel solco della colla
collaborazione avviata con NotteNera e l’Associazione TiVittori.
Questo secondo periodo di residenza servirà per approcciare un primo studio del nuovo progetto 78!,
la cui presentazione è prevista per le semifinali del Premio Scenario 2017, e in seguito
per riprendere il lavoro su SLANT/, in vista del try-out aperto al pubblico che si terrà al Teatro
Valle di Chiaravalle il 28 aprile 2017.
Collettivo ØNAR è un gruppo informale formato nel 2015 da nove artisti provenienti da settori diversi, tutti
attualmente under 26, tutti di origine marchigiana. La sua sperimentazione si articola fra performance teatrale,
produzioni filmiche e videoartistiche, progetti musicali, arti figurative e tecnologie web.
Nel suo primo anno di attività, Collettivo ØNAR si è dedicato alla ricerca della propria poetica in modo
libero e asistematico. Partendo da una decostruzione dei linguaggi basata anche sull'improvvisazione e
riconoscendo la necessità di una ridefinizione della relazione artista-pubblico, i lavori del Collettivo
alternano un atteggiamento ironico e divertito verso la contemporaneità a un’estetica che può tendere
all'umbratile e al perturbante, talvolta influenzata da un interesse comune per l’iconografia esoterica.
Giocoleria e disegno!
Carta Clave Luce é un’ idea, che indaga lo spazio tra la parte luminosa e l’ombra, tra il bianco della carta e il nero dell’inchiostro, tra ciò che é tangibile in una performance e ciò che resta dopo. Sono sentieri fragili tracciati sulla carta perché la giocoleria é arte dell’effimero, esiste solo nel momento in cui vola; l’inchiostro suo contrario, impresso nella carta, é memoria. In un certo senso l’ombra é l’inchiostro della luce sul muro, un inchiostro nero che non si imprime. Sono questi i punti che guideranno la ricerca, una indagine viva dei percorsi tracciati, impressi o non impressi.
Caio Sorana, giocoliere e disegnatore nasce nel 1989 in Brasile per poi passare il resto del tempo in Italia. A 23 anni si
trasferisce a Parigi per formarsi come artista di circo durante il giorno e disegnatore autodidatta la notte. Fonda la compagnia
Triandanti in Italia e la compagnia Soralino in Francia, vincitrice del premio Festival ici et demain di Parigi con lo
spettacolo INBOX ( sviluppato anche in residenza a Nottenera/Serra de’ Conti).
Collabora con la compagnia francese Les
Objets Volants e con il coreografo italiano Alessandro Sciarroni.
Dopo aver tanto esplorato vari strumenti é nelle clave
che trova la sua espressione, ricercando tramite il corpo come gli oggetti possano entrare in una danza intima. E’ nel lavoro
sul tocco, la ripetizione e la fluidità che vive la sua idea di giocoleria.
Da sempre attratto dall’inchiostro e dalla carta,
disegna la notte il suo libro FRAMES, immagini dalla tourneé permanente, di cui é prevista l’edizione nel 2017.
Carta Clave
Luce é un tentativo di legare due mondi lontani tra loro, quello della giocoleria e quello del disegno su carta, che
vivono (indispensabilmente) da sempre insieme nella sua valigia. Attualmente lavora tra Francia, Italia ed
Europa e vive in viaggio.
"C'è solo un tempio al mondo, ed è il corpo umano. Nulla è più sacro di questa forma sublime"
Novalis
Da qui si parte.
L'arrivo non è certo il fine di questo viaggio all'interno della chiesa di Santa Croce. L'obiettivo della residenza artistica
di Valerio Giacone è invece quello di tornare ad abitare il corpo sacro dello spazio che lo ospiterà, percepire e far percepire
questa sacralità. Tutto questo attraverso una continua interrogazione alla materia che va plasmando, perché la sua essenza possa
aprirsi al dialogo profondo con quella del luogo-laboratorio alchemico dove si opera.
"Ritornare alle viscere del proprio corpo, osservare il processo organico che lo trasforma, arrivare ad annusare lo
spirito celato nella materia che ci anima. Questo mi interessa. Niente di meglio di una chiesa "sconsacrata" per
mettersi in cammino".
Da questa residenza prende forma l'installazione site-specific che per tutta la notte del Festival Nottenera del 20 agosto,
sarà possibile incontrare all'interno della Chiesa di Santa Croce (lettera V del programma). Il tema ALBERI qui è
inteso come archetipo dell'Uomo. La figura del Corpus Hominis deve essere letta come riflesso terrestre di quell'
albero di vita di cui parla la tradizione della Qabbalah. Decifrare quest'albero significa saper leggere il libro
di carne che il nostro corpo è.
Valerio Giacone (Roma, 1976) è arteterapeuta e artista visivo dall'ampia attività espositiva, in Italia e all'estero. Tra le mostre più recenti si segnalano le personali Lucus (in corso presso la Galleria Faber a Roma), Solve et Coagula (in corso presso il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano), Metamorfosi Romane (Kunstmassnahmen Art Gallery ad Heidelberg, 2012) e la partecipazione alle collettive Siamo alberi (ex Centrale Elettrica a Lugano, 2016) e De-Costruzione (insieme con Jacopo Mandich presso la Galleria Faber). E' membro dell'associazione Trees? Yes please! con sede a Lugano che si occupa di tutela ambientale attraverso azioni artistiche e di piantumazione di alberi.
primo attraversamento
Con Meri Bracalente e Giuliano Bruscantini
Scenografia Frediano Brandetti
Regia Andrea Fazzini
"La signorina Else" è una lettura scenica (intesa come attraversamento drammaturgico del racconto) tratta dall’opera omonima del 1924 di Arthur Schnitzler, uno dei primi autori ad occuparsi in maniera così ‘endoscopica’ e viscerale del tema della violenza sulle donne - una violenza sottile, sociale, patriarcale, una violenza di ‘costume’, strisciante, che vede protagonista un’adolescente schiacciata da responsabilità più grandi della sua età.
E’ anche uno dei primi esempi di utilizzo in letteratura del flusso di coscienza come tecnica narrativa. Un’introspezione umana e psicologica, spesso messa in relazione alle coeve sperimentazioni psicoanalitiche, data anche la fitta corrispondenza tra Schnitzler e Freud.
L’attrice Meri Bracalente darà voce alle fragilità, alla trasparenza trafitta di una giovane donna vittima di un gioco adulto che con superficialità e cinismo ne spegne la grazia.
Il cantante Giuliano Bruscantini, con una tessitura vocale spezzata e minimale, farà da contrappunto ipnotico al precipitare degli eventi, dialogando con la voce interiore di Else, con le sue speranze e le sue incrinature.
La materialità visionaria di Frediano Brandetti collocherà nello spazio l’ingigantirsi delle soglie attraversate da Else.
La residenza a Nottenera rappresenta per il Teatro Rebis un primo attraversamento dell’opera di Schnitzler, alla ricerca delle sue nervature più enigmatiche, lasciando affiorare dal testo i momenti meno descrittivi e più emozionali, tratteggiando la geografia di un’anima che impercettibilmente, ma anche ineluttabilmente, scivola verso un abisso tragico, con onirica levità.
Il Teatro Rebis è un progetto artistico ideato e diretto dal regista Andrea Fazzini, nato nel 2003 a Macerata.
La poetica della compagnia è focalizzata su un linguaggio interiore, che guarda alla realtà da un punto di vista figurale, visionario, sbilanciato.
Vincitore dei premi Claudio Gora di Roma, con lo spettacolo Il dolce miraggio di Ulisse, Rota in festival di Mercato San Severino (BN) con Lucky e Pozzo e del Fringe2Fringe di Napoli con di una specie cattiva, spettacolo ispirato alla vita e alle opere di Sylvia Plath.
Ha rappresentato i suoi spettacoli in Italia e all’estero (Romania, Francia, Svizzera, Germania, Senegal) con partecipazioni ad importanti festival, tra i quali Sant’arcangelo dei teatri, Volterra teatro, Ars Amando, Nutrimenti Terrestri, Teatri di vetro, Orestiadi di Gibellina, Mirabilia Festival, Napoli Fringe Festival.
Sin dal principio il Teatro Rebis si dedica anche ad attività di divulgazione culturale e artistica, attraverso l’organizzazione di festival pluriennali (Limen Festival; Ci si incontra così, per miracolo; Che razza di sogni; Defigura) e la conduzione di numerosi corsi e laboratori rivolti principalmente alle scuole e a situazioni di marginalità sociale.
Tra i progetti condotti in ambito formativo, si distinguono quello realizzato con il Gruppo Teatrale Clorofilla di Jesi, associazione composta anche da persone con disabilità fisica e cognitiva, con il quale si arriva, attraverso un lavoro pluriennale, alla realizzazione dello spettacolo Ombra profonda siamo, ispirato all’Ubu re di Alfred Jarry, e la collaborazione con l’ong G.U.S. di Macerata, con cui, attraverso percorsi laboratoriali, realizza spettacoli e documentari con migranti richiedenti asilo politico (Strano, Si parte da una mancanza, Dwo Boye, P. - Papier Paper Papel).
Con il sostegno del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci di Palermo, il Teatro Rebis ha inoltre iniziato un percorso volto alla sperimentazione di una proposta laboratoriale che unisca il metodo educativo non formale della maieutica reciproca alla pratica teatrale, con progetti realizzati in scuole di ogni ordine e grado.
Dal 2006 al 2015 ha gestito autonomamente il Teatro di Villa Potenza (Macerata), organizzando rassegne di teatro indipendente (Giochi d’alma, dal 2011 Palpitare di nessi), e incontri, seminari e laboratori teatrali condotti da alcuni tra i maggiori artisti della scena teatrale nazionale e internazionale.
Dal 2007 il Teatro Rebis fa parte del LGSAS (Libero Gruppo di Studio di Arti Sceniche), diretto da Claudio Morganti.
Andrea Fazzini è presidente dal 2004 di FOR.MA.T.I. (Forum Marche Teatri Indipendenti), ed è stato co-direttore del festival Non ho tempo e serve tempo, dedicato, dal 2006 al 2008, rispettivamente ad Antonio Neiwiller, Demetrio Strato e Danilo Dolci.
Le ultime produzioni sono Nella Moltitudine_poesie di Wislawa Szymborska, io non so cominciare_requiem per Danilo Dolci, spettacolo selezionato all’interno dell’e45 Napoli Fringe Festival e Scarabocchi, tratto dai fumetti degli illustratori maicol&mirco.
“Solo” è l'inizio di una ricerca sui meccanismi del processo creativo e sul confine che separa intelletto ed emozione, entertainment e riflessione, televisione e teatro, il minimalismo e il pop. “Solo” prende avvio da un progetto più ampio dal titolo “I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo? " di cui fanno parte anche " Microcosm" e "Artificious (not here not now)". Questa trilogia, ancora in via di definizione, sarà indagata attraverso tre residenze in tre differenti luoghi: Serra de' Conti, Longiano e Napoli.
Glen çaçi classe 1979, performer, chitarrista e coreografo italo-albanese, traduttore/reporter di guerra nel '99.
Dopo un'apparizione con un gruppo a cappella di R&B albanese e l'esperienza di chitarrista e cantante rock fra l'Albania e Napoli, inizia a dedicarsi al teatro e
alla coreografia. Come performer lavora attualmente con Motus negli spettacoli Nella Tempesta e King Arthur. Come coreografo vince il Premio Equilibrio con Hospice,
progetto sostenuto da Auditorium Parco Della Musica, Marche Teatro, La Villette Paris, Tenuta Dello Scompiglio. Nel 2015 debutta a Fabbrica Europa con KK (I'm a Komunist Kid),
progetto selezionato a far parte della NID Platform 2015.
Attualmente vive e lavora in Italia.
pagina vimeo: https://vimeo.com/glencaci
Lo spettacolo è liberamente ispirato a La Linea Rossa di Birte Müller, Nord-Sud Edizioni, 2001
ideato, diretto ed interpretato da: Diego Carletti e Luciano Menotta
produzione: ICIRCONDATI 2016 – AMARLUS TEATRO
coproduzione: Serra de' Conti
occhio esterno: Eleonora Primavera
"La Linea Rossa" è uno studio sui limiti che ognuno di noi quotidianamente instaura dentro e fuori di sé. Due personaggi tracciano un percorso che parte da un gioco senza tempo, ma attraverso un corto circuito, una degenerazione del loro vivere, si ritroveranno a creare una frontiera, la linea rossa. Ogni cosa inevitabilmente si divide, si separa, fino alla nascita di una vera e propria guerra. La soluzione verrà trovata in un sogno che li porterà a scoprire che cosa ci aspetta oltre il confine… Il linguaggio gestuale che si è andato creando è contaminato con tecniche di teatro dell’assurdo, di clown contemporaneo, object trouvé e di alcuni elementi di teatro di maschera. Forte è l’influenza della Commedia dell’Arte nello studio dei movimenti e nella creazione dei caratteri e dei corpi. La scenografia, ideata e costruita artigianalmente dalla compagnia, è composta prevalentemente da un migliaio di tessere di legno le quali hanno un ruolo fondamentale all’interno della storia e vengono manovrate e sfruttate per creare un alternarsi di immagini, suoni e ambienti continuamente cangianti.
SELEZIONE PREMIO SCENARIO INFANZIA 2014
La compagnia ICIRCONDATI nasce dall'incontro tra Luciano Menotta e Diego Carletti. Partendo dalla musica unita alle arti circensi come passione comune e utilizzando il linguaggio del Clown contaminato da uno studio dei corpi della Commedia dell'Arte, esordiscono nel 2010 con la loro prima produzione, TRI QUATER spettacolo musicomico, che in cinque anni ha vinto due premi nazionali (Milano Clown Festival 2011 e Premio Zampano' Rimini 2013) ed è stato replicato centinaia di volte in tutta Italia e all'estero in strada, chapiteau e teatri. Nell'aprile 2012 debutta la loro seconda produzione per il teatro, DIAPASON, un progetto di ricerca sull'uso contemporaneo della mezza maschera in cuoio affiancato ad un approfondimento del clown musicale e Teatro dell’Assurdo. DIAPASON, ad un anno dall'anteprima, riscuote un enorme successo nell'ambito del TEATRO RAGAZZI, conquistando la giuria dei bambini alla vetrina Palla al centro 2013, per poi essere immediatamente programmato in una ricca tournée nazionale. Nel 2014 cominciano a lavorare alla terza produzione LA LINEA ROSSA.
Alba ha 90 anni ed è mia madre. Pochi anni fa decisi di registrarne i ricordi, chiedendole di raccontarmi periodi della sua vita privata che coincidevano con periodi storici importanti in Italia. Selezionando le registrazioni ho trovato che il racconto più personale e intimo, quello che riguarda il fidanzamento e il matrimonio di Alba con Pierino, fosse anche il più interessante, per intensità e dolcezza, per il tono, al tempo stesso allegro ed emozionato, della sua voce. Le storie private e personali riescono a dare una differente lettura della storia. In una visione personale, filtrata da ricordi lontani nel tempo, che si ricompongono, con una chiarezza spesso sorprendente, si possono scoprire abitudini e costumi della società nel secondo dopo guerra all’inizio degli anni cinquanta.
La residenza creativa di una settimana a Serra de' Conti servirà per mettere a punto la sceneggiatura del film e lo story-board ed affrontare lo stile grafico da utilizzare per la realizzazione finale del corto. È previsto un appuntamento pubblico, di restituzione e incontro con la comunità di Serra de' Conti e gli amanti di questo linguaggio creativo.
Performer, sound designer, storico di cinema di animazione. Ha realizzato colonne sonore per cortometraggi animati di Blu, Saul Saguatti, Michele Bernardi, Pierre Hébert, Virgilio Villoresi, Roberto Catani, Petra Zlonoga, e altri. Ha insegnato Storia dell’animazione presso il Master in animazione dell’Accadema di Belle Arti di Palermo nel biennio 2011-2013, e dal 2014 alla Università IULM di Milano; collabora attivamente con diversi festival internazionali con masterclass, workshops, letture su argomenti legati all’animazione e alla colonna sonora; è spesso invitato in giurie internazionali e in comitati di selezione in tutto il mondo. Realizza workshop insieme a Basmati a.c. e Associazione culturale OTTOmani, promuove il cinema di animazione italiano a livello internazionale. Ha vinto il Golden Reiter per la miglior colonna sonora alla 23° edizione del festival internazionale di cortometraggio FilmFest Dresden e il premio Asifa Italia 2010.
Maria è nata nel 1979 a Brjansk in Russia. All’età di 5 anni si è trasferita con la famiglia a San Pietroburgo dove ha vissuto per 10 anni. Nel 1995 è emigrata a Berlino che è diventata la sua seconda casa. Nel 2005 Maria ha iniziato gli studi all’Università del Cinema e della GTelevisione HFF “Konrad Wolf” a Potsdam-Babelsberg. Il suo film di diploma “Changeling” ha partecipato a numerosi festival internazionali tra cui il Festival di Cannes. Nel 2014 ha ottenuto il master alla HFF “Konrad Wolf” con il suo ultimo film “Macramé”. Maria vive attualmente a Berlino con i suoi due figli e lavora come animatrice freelance.
Filmografia:
Macramé (2014) 7 minuti
Changeling (2011) 8 minuti
Koma (2009) 9 minuti
Residenza per produzione di una Installazione ambientale site-specific
Dopo la mostra della passata edizione alla Grotta 41, Matteo Ufocinque Capobianco ritorna a Serra de’ Conti con un’opera prodotta durante questa residenza. Dal dialogo con i cittadini e gli operatori del festival nasce un’installazione che avvolge con la carta una intera via cittadina. È un bosco magico che protegge la poesia di quei luoghi e propone l’armonia tra uomo e natura attraverso il ciclo vitale degli alberi. Una esperienza totalmente immersiva nella fragilità di un materiale delicato solo in apparenza, che si fa tagliare, modellare, piegare, ma conserva la sua linfa vitale e una eccezionale energia.
Matteo Ufocinque Capobianco
Matteo Capobianco, aka Ufocinque, nasce a Novara nel 1981. Dal 1994 protagonista attivo della scena writing e poi street-art italiana, con numerosi interventi in spazi di wall-painting in eventi dedicati e parallelamente in maniera spontanea in spazi abbandonati come fabbriche in disuso e vecchie cascine.
Dopo gli studi di Disegno Industriale al Politecnico di Milano, inizia un percorso di fusione tra arte e progetto. Questo lo porta ad avvicinarsi alla scenografia teatrale, realizzando prima singoli elementi scenici per l’opera lirica fino ad intere scenografie, in una continua ricerca di tecniche materiali e soluzioni.
La volontà di diversificarsi dal muro si fonde con l’esperienza scenografica portandolo a creare grandi installazioni in carta ritagliata a mano, consentendogli di allestire e trasformare interi ambienti senza intaccarli, rendendo la luce co-protagonista dell’opera.
Realizza dal 2007 numerose installazioni, sia in ambito artistico con mostre personali che allestimenti per eventi.
Centrale nella sua visione è il tema del “layer”, della lettura dello spazio in piani dimensionali. Il layer è usato per realizzare una molteplicità di livelli interpretativi in cui le tecniche di pittura tradizionale si fondono nell’unitarietà del progetto personale. La “forma” non è mai staccata dalla “funzione”, ma si sostengono l’una con l’altra per creare un onirico mondo sospeso.
Alcune mostre ed eventi di Ufocinque:
wall-painting hip hop village Torino, 1998
where is 101? happening Milano, 2006
wall-painting Fuori dal Carrello Alessandria, 2006
where is 107? happening Milano, 2007
inverart padiglione arte giovane Inveruno, 2007
installazione Junkbuilding Triennale Milano, 2008
installazione “Arco Bianco” Paper-World Francoforte, 2008
installazione “carosello del tempo” Fortino sant. Antonio Bari, 2008
installazione “lo specchio dei sogni di carta” Milano, 2009
solo show “non è giusto ma è normale” Milano, 2009
“sopra il sotto” Metroweb Milano, 2009
artista designato per Future Film Festival Bologna, 2010
scenografia per Rigoletto Teatri di Lucca Bergamo Novara, 2010
solo show “carticidio” Dispenser Milano, 2011
installazione per Infart Festival Bassano Del Grappa, 2011
installazione per Bloop Festival Ibiza, Spagna, 2011
group show “Sweet Sheets” , 2012
installazione “Evil Canova” Museo Civico Bassano Del Grappa, 2012
installazione “Albero Rosso” Pulsart Schio Vicenza, 2012
installazione per Ossigeno Asti, 2012
wall-painting R.I.P.arte Festival Fabriano, 2012
wall-painting SAM street art museum Torino, 2012
wall-painting boombarstick festival Dignano Croazia, 2013
installazione “Tuchulca” per Museo Etrusco di Villa Giulia Roma, 2013
installazione “albero bianco” New Generation Festival Lonigo Vicenza, 2013
residenza artistica Pulsartrestart Schio, Vicenza, 2013
installazione “ephemeralforest” White Milano, 2013
group show “20x20” D’Ars Studio Milano, 2013
installazione “contrappunto barocco per strumenti in carta” La Rinascente Firenze, 2014
duo show “Bermuda shorts forest” con Will Barras, galo art gallery Torino, 2014
wall-painting N.W.O. Ex Ansaldo Milano, 2014
group show “Mamuthones Issodhores” Superbudda Torino, 2014
wall-painting “Vedo a Colori” molo di Civitanova, 2014
“From street to art” Istituto Culturale Italiano New York, 2014
“A hanging moment” installazione per House of Peroni Londra, 2014
installazione per Acqua group show Bunker Torino, 2014
group show “Shit art Fair” Torino, 2014
“Sottomondo” solo show Usb Gallery Jesi, 2015
Charta solo show e wallpainting Grauen Studio Monza, 2015
installazione ChronoPhilia TPO Bologna, 2015
wallpainting per Quadricromie Fermata23 Camposanto, 2015
Video e installazione ambientale
Soil is alive è una favola moderna, una favola ecologica. Protagonista del video di animazione di Beatrice Pucci è la terra, quello strato fertile di quei pochi centimetri di suolo che ci donano la vita. Una risorsa limitata, minacciata dal ritmo incontrollato delle aree edificabili che sta divorando porzioni di terra fertile, e dall’agricoltura intensiva che sta consumando i nostri terreni. Un tema che si universalizza e dalla sfera esistenziale si allarga alla politica globale di gestione delle risorse, diventando un monito anche per i nostri luoghi. La residenza di Beatrice Pucci a Serra de’ Conti diventa così un’occasione di riflessione ma anche di rigenerazione ambientale di uno spazio – l’ex negozio di Oscar in corso Roma – da far rivivere grazie alla collaborazione con LaMuuf per l’installazione delle scene del video e dei pupazzi. Uno spazio rinato che viene offerto a tutta la comunità.
Beatrice Pucci
Beatrice Pucci nasce nel 1979 nelle Marche. Vive e lavora a Modena. Autrice di film indipendenti, il suo ultimo lavoro di animazione, Soil is alive, ha partecipato a numerosi festival internazionali e nazionali fra cui i Nastri d'Argento per i cortometraggi animati.
FILMOGRAFIA
2001 Appunti per un film sulla vecchiaia di Pinocchio
2004 Vertigine
2008 Imago
2013 ha realizzato un inserto animato per il film « Tutto parla di te » di Alina Marazzi
2015 Soil is alive
MOSTRE PERSONALI
2009 Il cinema d’animazione in stop-motion, Galleria D406 Arte Contemporanea, Modena.
2012 Fedeli alla linea 01, Galleria D406 Arte Contemporanea, Modena.
2013 Sotto le Unghie, Galleria d’Arte Contemporanea Luogo0, San Marino Città.
2013 LA STRADA PER ROMA, Galleria d’arte Contemporanea Tricromia, Roma.
2014 A BIANCANEVE SI ADDICE IL SONNO, Spazio Meme, Carpi.
2016 SOIL IS ALIVE, Hiro proshu, Mina, Modena.
MOSTRE COLLETTIVE
2007 Dalla matita al mouse, disegni in movimento presso la Galleria d’Arte contemporanea D406 Modena.
2008 ICONS. THE NEW GOTHIC GIRL, a cura di Chiara Canali presso la Galleria “IN S. LORENZO 3” Arte e Industria, Parma.
2008 Il drago di Giorgio, a cura di Viviana Siviero e Alberto Zanchetta presso la Galleria De Faveri (BL).
2010 “Nome Utente F.A.M. venti6” a cura di Sponge Artecontemporanea, fondazione Merloni, Ancona.
2010 “Emozioni Morali”, a cura di Sponge Artecontemporanea, Salone Aurora Complesso Monumentale di Sant’Agostino, Mondolfo.
2011 “Le Petit Poucet”, a cura di Sponge Artecontemporanea, Fabriano.
2014 IL MUCCHIO SELVAGGIO, Galleria d’Arte Contemporanea D406 fedeli alla linea, Modena.
2013 PESO ALLE IMMAGINI, Studioventuno, Salerno.
2013 PESO ALLE IMMAGINI, Peppe Perlini a.c., Fano.
2013 PESO ALLE IMMAGINI, Palazzo Ducale, Urbania.
2013 PESO ALLE IMMAGINI, L.UN.A. LAB STORE, “bilbolbul” Bologna.
2013 PESO ALLE IMMAGINI, HDE, Napoli.
2013 PESO ALLE IMMAGINI, Marte, Cava dei Tirreni.
2014 IL MOUSE E LA MATITA, Galleria Mancini, Pesaro.
2015 ANIMAMI, IL LAVORO DI 30 SOGNATORI. Galleria Ca’Pesaro, Pesaro.
